Il principale derivato dell' "oro nero", la benzina, sta toccando nuovi livelli da record, confermando l'appellativo azzeccatissimo della materia prima da cui deriva, il petrolio. Questa volta a far lievitare nuovamente il già elevatissimo prezzo della benzina ci hanno pensato le regioni, aumentando le addizionali sulle accise.
Le regioni dove l'impatto dell'aumento delle addizionali è stato maggiore sono la Toscana, +5 centesimi, le Marche +5 centesimi e l'Umbria +4 centesimi, più contenuti gli aumenti in Liguria +2,5 centesimi e nel Lazio + 2,6 centesimi, così oggi un litro di benzina costa al nord circa 1,74 euro, mentre al centro e al sud arriva quasi ad 1,80 euro.
Visti i prezzi esorbitanti della benzina, sempre più italiani vanno alla ricerca dei cosidetti benzinai no-logo, dove un litro di benzina costa in media 1,64 euro, contro i 1,74 circa di Ip, mentre per un litro di diesel servono 1,59 centesimi dai no-logo contro 1,70 euro di Tamoil, per un litro di Gpl invece servono 0,76 centesimi da Tamoil contro i 0,72 dei no-logo.