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Axa : abolizione dell'età pensionabile
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Axa si è riunita nei giorni scorsi con alcuni tra i più importati studiosi internazionali di demografia per studiare le prospettive della longevità e i suoi effetti nella vita sociale ed economica.
Fra i maggiori rappresentanti europei dell'industria farmaceutica e quelli del sistema creditizio, la proposta che si è posta al centro del convegno è stata: l'abolizione dell'età pensionabile.
Secondo il presidente della compagnia assicuratrice, Henry de Castries, bisogna muovere la flessibilità nei sistemi di lavoro. In tal modo, ogni individuo può rimanere in attività fin quando esso lo desidera e avere durante l'arco centrale della vita meno lavoro facendo sì che il riposo non sia legato con l'arrivo della vecchiaia.
Una proposta piuttosto radicale ma sentendo anche le stime dei vari studi fatti in questione, lavorare fa bene alla salute: tra i 35 e gli 80 anni l'inattività aumenta di 2,7% il tasso di mortalità (studi condotti dall'International Longevity centre).
La soluzione migliore sarebbe quella di adottare una maggiore flessibilità grazie sopratutto all'aiuto delle compagnie assicuratrici che in questo ambito svolgono un ruolo fondamentale.
L'unico problema rimane la nuova regola Solvency II, che secondo gli assicuratori, è inappropriata per ponderare gli investimenti a lungo termine necessari per offrire simili coperture.
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