Unicredit decide di varare il maxi umento di capitale pari a 7,5 miliardi di euro, così da allinearsi agli standard dettati dal consiglio Basilea II, che prevede l'innalzamento del core tier 1 a circa il 10% di capitale dell'istituto bancario; il core tier 1 serve a permettere ad una banca di avere un fondo di emergenza, in caso di forti shock economici.
Per soddisfare i parametri dettati da Basilea II quindi sarà necessaria una ricapitalizzazione di ben 7,5 miliardi di euro, ma il raggiungimento della soglia del 10% del core tier 1 non è stato l'unico motivo che ha spinto Ghizzoni ad effettuare subito un aumento di capitale a favore dell'istituto di Piazza Cordusio, infatti per Unicredit è stato necessario aumentare il capitale anche per far fronte ai 10,6 miliardi di perdite che si sono registrate nel terzo trimestre e che ha portato una svalutazione di Unicredit a circa 9,6 miliardi di euro.
Ghizzoni spera di invertire questo provvisorio trend negativo, e chiede fiducia sia nei clienti che negli investitori, visto che anche ieri la seduta a Piazza Affari, non è stata esattamente positiva, visto che Unicredit ha chiuso la sessione finanziaria di ieri al ribasso del 6,14%, anche se questa situazione in cui si trova la banca di Piazza Cordusio sembra più essere figlia della sfiducia e del malcontento generale che aleggia in questi ultimi tempi in Italia e in Europa che di particolari demeriti da parte della banca di Piazza Cordusio.