Regione Lazio, al via l'Altra Economia

Valorizzazione delle relazioni tra i soggetti piuttosto che sul capitale. E’ questa la mission della legge sull’Altra Economia varata dalla Giunta Regionale del Lazio.

L’obiettivo è quello di promuovere attività come l'agricoltura biologica, la produzione di beni eco-compatibili, il commercio equo e solidale, il consumo critico, la finanza etica, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, il riuso e il riciclo dei materiali, i sistemi di scambio non monetari, il software libero e il turismo responsabile.

Nel  regolamento sono elencati i requisiti e le caratteristiche che devono avere le imprese che intendono iscriversi all’apposito albo (sine qua non sarà impossibile ricevere il marchio regionale dell’Altra Economia), strumento attraverso il quale la Regione attesta le attività che rispettano i valori di trasparenza, solidarietà, rispetto dell'ambiente e dei diritti umani, come specificato dalla legge.

Ma non è tutto. Il regolamento istituisce, inoltre, la Consulta dell'Altra Economia - composta dai rappresentanti dei settori dell'Altra Economia - con il compito di redigere, insieme agli uffici regionali, le linee di indirizzo per concedere i finanziamenti individuati dalla legge stessa e finalizzati a sostenere chi opera in questo settore.