Le famiglie italiane non ce la fanno più. Allarme su rate dei mutui e prestiti. Lo specifica, nella relazione annuale, la Banca d’Italia. Ma non è tutto. Ad aggravare la situazione anche le prospettive occupazionali dei prossimi mesi. Ha raggiunto il 2,8% la quota di prestiti nel marzo 2010, ovvero 0,4 punti in più ad un anno fa. In proporzione sono aumentate anche le insolvenze. Come spiega nel rapporto la Banca Centrale della Repubblica Italiana, “in prospettiva grava sulla capacità di rimborso dei prestiti la difficile situazione del mercato del lavoro, che avrà conseguenze sulla dinamica del reddito disponibile”.
Mentre frena decisamente l’erogazione di nuovi mutui, la percentuale dei mutui a tasso variabile è molto aumentata - tornando su valori superiori all’80% - grazie ad un calo dei tassi d’interesse più accentuato rispetto a quelli a tasso fisso.
(Fonte: Ansa)