A partire dal 23 giugno scorso, le società che si quotano in Borsa hanno la possibilità di accedere in via privilegiata a linee di credito specifiche determinate sulla base di un multiplo fino a due volte il capitale raccolto in Ipo sotto forma di offerta pubblica di sottoscrizione.
Tutto ciò è racchiuso nell’accordo che prede il nome di “Ipo bank facility”, firmato la scorsa settimana dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana e Borsa italiana per la concessione di linee di credito dedicate a imprese neo-quotate.
Le banche aderenti all’iniziativa potranno mettere a disposizione delle imprese (che ottengono l’ammissione alla negoziazione sui mercati organizzati e gestiti da Borsa italiana)una linea di credito specifica, destinata a velocizzare i piani di crescita post-quotazione.
In sostanza saranno queste le caratteristiche che caratterizzano questo progetto sono le seguenti:
innanzitutto sarà un finanziamento di scopo a medio-lungo termine destinato a un investimento materiale o finanziario, ad esempio un’acquisizione, e non sostitutivo di un debito preesistente. L’ammontare del finanziamento verrà determinato applicando un multiplo (da uno a due) della quota di capitale raccolta dall’impresa sotto forma di offerta pubblica di sottoscrizione in sede di Ipo;
Inoltre, l’ammontare complessivo del finanziamento dovrà tener conto di un’equilibrata struttura finanziaria post-Ipo dell’impresa, in un’ottica di coerenza tra l’ammontare degli investimenti previsti e la relativa copertura;
E infine le banche aderenti, entro 30 giorni dall’adesione all’accordo, renderanno operativo un percorso di “fast track” per l’istruttoria del finanziamento, consentendo l’utilizzo di parte delle informazioni già fornite dalle imprese a Borsa Italiana in fase di ammissione alle negoziazioni.