40 enni sposati, senza un lavoro impossibilitati a pagare il mutuo o l’affitto della casa con grossi problemi familiari e stritolati da quelli economici, sono i nuovi poveri che bussano ogni giorno agli oltre 1500 centri Caritas in tutta Italia, con un dato drammatico al Sud per la prima volta dal 2015 gli Italiani che chiedono aiuto superano di gran lunga gli immigrati, infatti sia a livello Nazionale il peso degli stranieri continua a d essere maggioritario circa il 57%, nel mezzogiorno gli Italiani hanno fatto il sorpasso e sono al 66,6%.
Altro importante cambio di tendenza per la prima volta risulta esserci una parità di presenze tra uomini e donne nei centri ascolto della Caritas a fronte di una lunga e consolidata prevalenza del genere femminile, è il vecchio modello Italiano di povertà che vedeva gli anziani più indigenti pare non essere più valido.
Oggi la povertà assoluta risulta inversamente proporzionale all’età, diminuisce all’aumentare di quest’ultima, la persistente crisi del lavoro continua a penalizzare i giovani in cera di occupazione e gli adulti rimasti senza impiego c’è poi l’altra drammatica realtà dei profughi e richiedenti asilo politico, quasi 8000 gli stranieri che si sono rivolti alla Caritas nel 2015 per chiedere un piatto caldo, degli abiti nuovi, ma soprattutto un’alloggio e la mancanza di casa il disaggio più diffuso tra i profughi con un età compresa tra i 18 e i 34 anni provenienti soprattutto dall’Africa e dall’Asia centro meridionale.