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Nasce il secondo colosso europeo dell’auto

Questa mattina il settore dei titoli auto, in particolare Peugeot-Citroen a Parigi fanno registrare un +4,7%, tutti i mercati hanno colto con positività questa operazione, sicuramente lo stupore a colpito gli investitori che generalmente quando un grande gruppo si espone tanto, in questo caso per 1 miliardo e 300 milioni, più 900 milioni di euro che sono le attività finanziarie di General motors in Europa, il mercato rimane un po’ freddo.
Le reazioni sono state più che ottime e portano Peurgeot ad essere il miglior titolo a livello europeo, sulla borsa di Milano la concorrenza Fiat Chrysler sta facendo un più 0,6%, un dato positivo ma comunque timido. Non a caso abbiamo parlato di questo titolo perché potrebbe rientrare nello sviluppo di un nuovo progetto che coinvolgerebbe General Motors dato che negli ultimi tempi i due gruppi flirtano un matrimonio, questa operazione si fa sempre più reale, vista la totale uscita dal mercato Europeo da parte di GM.
Il mercato migliore in questo momento è quello dell’auto, il resto rimane molto freddo, Milano apre con -0,6%, debole il comparto bancario, inclusi tutti i titoli del settore finanziario che perdono 1-2 punti percentuali, un raffreddamento, dettato da quelle che sono le tensioni geopolitiche che stanno pesando sul mercato. Queste negatività comunque non intaccato i titoli di stato, lo spread si è decisamente abbassato rispetto i 200 punti del mese scorso, ora siamo a 175 in apertura.
Dunque nasce il secondo gruppo automobilistico d’Europa, Il gruppo PSA ha ufficializzato l’acquisizione di General Motors di Opel per 1,3 miliardi di euro in una join venture paritetica con Bnp Paribas per altri 900 milioni di euro.
Nella classifica dei produttori di auto il gruppo rimane dietro a Volkswagen che ha ricavi per 17,7 miliardi di euro annui con una quota di mercato che oscilla tra il 16 e il 17%. Il gruppo francese PSA è controllato da 3 azionisti in modo paritario, lo stato francese, i cinesi con la famiglia Peugeot e infine Opel con la controllata di General Motors in Europa.
L’azienda avrà la sua base in Germania con oltre 210000 dipendenti, di cui 125 mila in Europa e un totale di 28 stabilimenti


Ma come cambierà il mercato con questa grande operazione? 

Se analizziamo i dati di vendita del 2016, in testa abbiamo la Volkswagen con il 24,1%, segue Renault con il 10,3%, al terzo posto c’è PSA con il 9,7%, ma con la fusione balza al secondo posto con un totale del 16,3%.
Se torniamo indietro nella storia, dalle fusioni ci sono stati grandi fallimenti e anche grandi successi, fondere culture e processi industriali se non si trova il giusto compromesso non è facile, ricordiamo nel 1994 la fusione fallita tra BMW e Rover e nel 1998 tra Daimler e Chrysler, tuttavia ancora oggi restano in piedi molti colossi nati da fusioni, nel 1976 con la creazione del Gruppo PSA Peugeot + Citroen, poi alla fine degli anni 90 c’è stata la grande fusione tra Nissan e Renault, tra il gruppo Giapponese e il gruppo Francese e soprattutto quella che riguarda l’Italia nel 2014 con la fusione di Fiat e Chrysler, fortemente voluta da Sergio Marchionne.

Come abbiamo già detto Il titolo Peugeot lievita in borsa del 5% in poche ore, mentre a Parigi è ancora in corso la conferenza del numero uno del colosso francese PSA, Carlos Tavares, che ufficializza la fusione con il marchio tedesco fino a ieri concorrente di Opel.
I mercati sono euforici di fronte alla nascita del secondo polo automobilistico Europeo, con 4,3 milioni di vetture prodotte all’anno e una quota di mercato stimata del 17% dietro solo a Volkswagen e davanti ai cugini francesi Renault e all’asse Italo Americano Fiat Chrysler.
Da oggi tutto cambia, per la prima volta nella storia Germania e Francia stringono un’alleanza nel settore a più alto sviluppo, nonostante le oscillazioni delle vendite continua ad essere il primo bacino occupazionale delle economie mondiali, che coinvolge diversi attori nella filiera produttiva, dalla progettazione, alla costruzione, dalle vendite, alla riparazione.

Il gruppo PSA che controlla i marchi, Peugeot, Citroen e DS, verserà 1,3 miliardi di euro alle casse dell’americana General Motors, oltre a controllare le sue attività finanziarie per un ammontare di altri 900 milioni di euro. L’obiettivo è risanare i conti del marchio Opel in perdita cronica da anni e tornare agli utili entro il 2020.
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