Cosa ne pensa Mattia Macellari, Presidente dei Giovani Imprenditori Assolombarda su Industria 4.0
Mentre L'Istat lancia gli ultimi dati sulla disoccupazione, dichiarando che quella giovanile è calata, ma purtroppo ancora troppo alta, l'Industria 4.0 cerca di aiutare le aziende ad assumere personale, ma quest'ultime dichiarano di non riuscire a trovare talenti adeguati.
L’industria 4.0 è un’ottima opportunità per gli imprenditori e per le imprese del nostro paese, sono circa 20 anni che non siamo di fronte ad una politica industriale espansiva, quindi con la reale e concreta possibilità di fare investimenti, di vederli anche defiscalizzati.
Con il ministro Calenda abbiamo lavorato come Confindustria alla redazione di questo piano, che di fatto ha l’obiettivo principale di far tornare quelle che sono le caratteristiche del made in Italy, forti e recuperare la produttività per le nostre imprese, quindi la flessibilità produttiva, la possibilità di raggiungere mercati che finora non sono stati raggiunti.
Venendo al tema dell’occupazione è una grande opportunità per le nostre imprese perché hanno bisogno di queste politiche che hanno un impatto sul lavoro.
Si pone un tema affiancato all’opportunità di come reperire queste risorse umane.
Come gruppo giovani imprenditori di Asso Lombarda stiamo formando i nostri imprenditori, ma anche a monte, lavorando sulle scuole con programmi di alternanza scuola lavoro e soprattutto gli istituti tecnici superiori, lavorando con le università cercando di fare trasferimento tecnologico, cercando di costruire progetti che vedano un team composto da imprenditori e studenti universitari.
In un contesto economico sempre più competitivo come possono le aziende aggiornarsi e distinguersi allo stesso tempo fare formazione di nuovi talenti
Possono distinguersi abbracciando la rivoluzione digitale, per dare alcuni dati, nei prossimi 5 anni stimiamo che l’e-commerce svilupperà 110 miliardi di euro, oggi solo il 12% delle PMI ha un canale di e-commerce, quindi possiamo sfruttare questi mercati, sfruttando la rivoluzione digitale, digitalizzando le nostre imprese e snellendo e efficientando i processi, ma soprattutto cercando di cambiare i paradigmi produttivi, grazie anche al menu dell’industria 4.0, formando nuove risorse che vadano a colmare l’ampio divario tra offerta formativa e richiesta di competenze da parte delle imprese che sempre di più si trovano a compere in un’arena non più solo nazionale, ma internazionale.