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A tarda notte l'epilogo UniCredit: Alessandro Profumo dopo 15 anni come amministratore delegato all'interno dell'istituto di credito, ha rassegnato le sue dimissioni. I consiglieri del Gruppo hanno votato nel corso
di una riunione fiume, la sua sfiducia con un' ampissima maggioranza, dopo che nei giorni scorsi avevano fatto intuire la loro posizione.
Un cambio di vertice che non ha ancora trovato un sostituto e che come sostengono le fonti, dovrebbe insediarsi entro Natale.
Per il momento ad interim ci sarà il Presidente Dieter Rampl. Mentre i soci si riunivano nel C.d.a., il banchiere bolognese trattava con i suoi legali la sua buonuscita dal Gruppo e da quanto riportano le fonti, la quota ammonterebbe a 40 milioni di euro. Negli ultimi mesi la lotta tra i membri del board di UniCredit aveva logorato la stabilità della leadership di Profumo, innescando una serie di dispute, l'ultima in ordine di tempo, quella sulla partecipazione della Libia negli investimenti UniCredit. Come si legge nei giornali esteri, lo stile manageriale di Profumo, "spavaldo e arrogante", gli ha consentito di trasformare UniCredit da banca locale in una delle più grandi banche del mondo.
Un lavoro interrotto dopo le innumerevoli tensioni, aggravate lo scorso week-end, quando Rampl ha fatto sapere a Profumo che non aveva più il sostegno degli azionisti.
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